Rassegna stampa 2017


Giornale di Vicenza 11.12.2017
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L'Anello turistico unisce dieci Comuni
“Un anello per… unirli”. J. R. R. Tolkien, celebre autore de “Il Signore degli Anelli”, avrebbe probabilmente descritto così l’Anello Ecoturistico Piccole Dolomiti: percorso che collega una decina di Comuni nelle vallate dell’Agno e del Chiampo, presentato a Vicenza, tra le mura di palazzo Nievo, sede della Provincia. Un progetto che si snoda tra aree collinari e montane, per una lunghezza di oltre 120 chilometri, e che punta a valorizzare il territorio del nord ovest vicentino, come confermato da Fernando Manfron, consigliere comunale di Valdagno, Comune capofila dell’iniziativa. «Crediamo che il territorio non rappresenti un problema ma una risorsa, ed è in quest’ottica che abbiamo costruito questo anello. L’area è ricca di bellezze paesaggistiche, forse poco conosciute ma sicuramente ricche di fascino. Per questo per noi non si tratta solo di un semplice sentiero di montagna, ma di un efficace prodotto turistico».
Costato complessivamente 600 mila euro, l’anello è stato cofinanziato attraverso due importanti contributi dal Gal Montagna Vicentina (127.500 euro su un totale di interventi di 150 mila euro) e l’Ipa Ovest Vicentino (382.500 euro su un progetto complessivo di 450 mila).
Le quote rimanenti, pari a 90 mila euro, sono state finanziate dalla Comunità Montana Agno - Chiampo.
Il risultato finale sarà la realizzazione di un percorso calato in un contesto naturale di grande interesse, rivolto ad appassionati di trekking, mountain bike e cavallo.
«Questo progetto persegue due tipologie di obiettivi - spiega Michela Ceola, responsabile della comunicazione dell’iniziativa -, quella economica, per sostenere gli operatori turistici della zona, e quella culturale e ambientale, attraverso la promozione del territorio».
Promozione che passa attraverso un piano di marketing e comunicazione del valore di oltre 25 mila euro, finanziato dai Comuni di Valdagno, Recoaro Terme, Cornedo, Nogarole e Altissimo, e che prevede il coordinamento della rete di operatori (26 quelli che al momento hanno aderito alla proposta) e delle realtà che operano sul territorio. Sarà inoltre realizzato un portale dedicato, corredato da specifiche azioni di social media marketing, con un webinar (seminario interattivo) e un educational tour (viaggio stampa) rivolto a giornalisti e blogger che si occupano di turismo.
A questo si aggiungerà una specifica formazione rivolta agli operatori, l’organizzazione di eventi di presentazione e valorizzazione dell’iniziativa, attività didattiche con le scuole e la costruzione di pacchetti turistici in collaborazione con tour operator.
Il tutto accompagnato da un attento monitoraggio dei risultati per verificare l’efficacia del progetto.
«La comunicazione è importante - dichiara Stefano Marchioro, in rappresentanza della Regione -, perché il progetto riuscirà solo con il coinvolgimento delle comunità ospitanti». Guarda con ottimismo all’iniziativa, anche Francesco Enrico Gonzo, consigliere provinciale con delega al turismo: «La Provincia farà in modo che le due Ogd coinvolte, Terre Vicentine e Pedemontana Veneta e Colli, si parlino e collaborino per la promozione del progetto».
Marco Marini
Il Giornale di Vicenza 20.08.2017
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Turismo, la promozione si fa in digitale
Si inizia da un sito e si continua con Google Earth. Il turista che volesse farsi un’idea di cosa l’aspetta percorrendo l’anello ecoturistico delle Piccole Dolomiti ha solo l’imbarazzo della scelta: può semplicemente collegarsi al portale, scaricare la cartina e leggere i suggerimenti di percorso studiati per target diversi. O può, invece, sorvolare i luoghi in 3D e visitarli trascinando il dito sullo smartphone. È solo la prima fase di un progetto di promozione 2.0 iniziata già dalla serata di presentazione in cui gli addetti ai lavori si sono riuniti in diretta streaming a palazzo Festari. Ad illustrare i primi passi è la responsabile del progetto, Michela Ceola: «Bisognava trasformare la risorsa che avevamo sotto gli occhi in un prodotto turistico e valorizzarlo per esportarlo al di fuori dei confini locali. Dopo mesi di studio, ora le prossime mosse sono pronte.
Si inizierà a settembre con una guida digitale per 5 classi di Recoaro e del comprensorio di Arzignano, per proseguire con un giro turistico rivolto a giornalisti di settore e blogger. A questo si aggiungeranno una specifica formazione sull’uso dei social network per gli operatori e la costruzione di pacchetti turistici». E per chi non mastica il linguaggio dei nativi digitali verranno ristampati gli opuscoli in italiano e tedesco. L’entusiasmo è contagioso e si sente anche nelle parole di Francesco Enrico Gonzo, consigliere delegato alla cultura e turismo della Provincia e rappresentante dell’Ogd Terre Vicentine, ovvero una delle due “Organizzazioni di gestione della destinazione” create dalla Regione per la valorizzazione e la promozione delle mete turistiche venete: «Il progetto dell’anello ecoturistico serve a valorizzare il territorio e a ricordare alle comunità e agli amministratori locali che occorre amare la propria terra. Questo è un progetto felice che fa da unione tra Comuni delle 2 Ogd vicentine e potrebbe diventare un laboratorio di esperienze da esportare». Gli fa eco Nazzareno Leonardi, alla guida dell’Ogd Pedemontana e Colli:«Siamo di fronte ad ottima e innovativa forma di coordinamento tra domanda da parte del turista e offerta di Comuni ed operatori. Un turismo digitale innovativo che deve essere arricchito e ripensato ogni giorno per rimanere al passo con i tempi». Il monitoraggio dei risultati per verificare l’efficacia del progetto sarà continuo e ci sarà un filo diretto con i 26 operatori che hanno già aderito. «Per assicurare il successo del progetto occorreranno continuità e impegno costante e programmato -ha concluso Fernando Manfron, consigliere comunale delegato al territorio- Abbiamo fisicamente costruito l’Anello con i contributi di Gal Montagna vicentina e di Ipa Ovest vicentino. Lo stiamo proseguendo con azioni di marketing, con 25 mila euro finanziati da Valdagno, Recoaro, Cornedo, Nogarole ed Altissimo e con il supporto di associazioni sportive e di categoria».
L’anello ecoturistico Piccole Dolomiti, realizzato con un investimento di 600 mila euro, piace a tutti ed eventi e attività che verranno organizzati entreranno, tramite le 2 Odg vicentine e lo Iat di Recoaro, nel data-base degli appuntamenti regionali. «Siamo di fronte ad una realtà molto interessante che risponde alle linee guida del nuovo Piano strategico del turismo italiano», ha affermato Stefan Marchioro, referente per la direzione turismo del Veneto.
Veronica Molinari

Il Giornale di Vicenza 25.10.2017
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I prodotti della vallata - Nasce il "bio distretto"
Primi passi dell'associazione di giovani coltivatori che hanno investito nell'agricoltura biologica.
Primi passi per il bio distretto dell'Alto Vicentino. Il progetto portato avanti dal Gruppo Area Valle Agno ha come obiettivo la valorizzazione del territorio passando per prodotti di qualità. E senza dimenticare l'esperienza di veterani del settore si devono gettare le basi per un ricambio generazionale con agricoltori in erba che credano nell'agricoltura biologica. Ecco allora che il primo corso, organizzato da Anapia e finanziato dalla Regione per creare un sistema di agricoltura sostenibile, ha voluto dar forza alle piccole aziende e contemporaneamente far nascere una rete che le unisca.
Tre mesi di workshop e vere e proprie lezioni per formare nuovi imprenditori agricoli con il supporto di chi ha già anni di esperienza alle spalle.
Il percorso formativo dal titolo "Azienda partecipata: come accompagnare il ricambio generazionale in agricoltura" è iniziato con un workshop che ha visto in prima linea il direttore regionale di Anapia, Mario Magrinelli, il presidente di Area, Luca Romano, Federico Bigaran, direttore dell'ufficio produzioni biologiche della Provincia di Trento, Fausto Faggioli, presidente di European Academy for Rural Territories Hospitality e il progettista, Raffaello Zonin.
Gli undici partecipanti hanno poi affrontato 48 ore sui banchi con approfondi-menti di marketing aziendale e web marketing, di viticoltura biologica e valorizzazione delle zone vallive e collinari, di temi più di nicchia come le piante officinali e agricoltura collinare e montana. Non sono mancate le testimonianze di chi il gioco di squadra per la valorizzazione del territorio e la creazione di sinergie aziendali nell'agricoltura l'ha già messo in campo e ne ha fatto un punto di forza. Il gruppo di partecipanti, che ha visto sette aziende di valle già affermate, ha avuto come tutor la sociologa del turismo Michela Ceola, esperta di marketing territoriale. Ad accettare la sfida sono state cinque donne che credono nel bio come scelta di vita. E a voler imporsi nel panorama del futuro, senza pesticidi e concimi sintetici, sono anche i giovani e chi in tasca ha già una laurea, magari proprio in enologia.
Veronica Molinari.
Veneto News 22.09.2017
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Un grande passato ci attende: come valorizzare la storia della propria impresa; da cesar il nuovo progetto “Storie e Memorie: identità e patrimonio delle aziende vicentine”. primo appuntamento martedì 26 a Vicenza
La storia della propria impresa può, anzi deve, essere una risorsa sulla quale investire dal punto di vista della comunicazione, del marketing, dell’affermazione del “brand” aziendale. È attorno a questo concetto che ruota il progetto “Storie e memorie: identità e patrimonio delle aziende vicentine” curato da Cesar, centro di formazione di Confartigianato Vicenza, con finanziamento del Fondo Sociale Europeo nell’ambito della Direttiva regionale 686/2017 “Atelier aziendali. Il patrimonio d’impresa quale strategia competitiva aziendale e territoriale”. Il progetto intende coinvolgere imprese vicentine, tra cui realtà artigianali significative, con l’obiettivo di fornire al territorio nuovi ingredienti per competere in ottica innovativa, investendo nella valorizzazione del patrimonio aziendale.
La prima attività che darà il via al progetto sarà il workshop programmato per martedì 26 settembre dalle ore 17 alle ore 21 presso il Palazzo Cordellina a Vicenza (Contrada Riale, 12). Durante il workshop, animato da Michela Ceola esperta di marketing territoriale ed Eleonora Odorizzi, consulente in storytelling, le imprese e le istituzioni partner del progetto si confronteranno su tematiche chiave inerenti la valorizzazione della memoria e del patrimonio aziendale attraverso il World Café, un nuovo metodo di partecipazione creativo, che facilita il dialogo e il confronto, la condivisione delle conoscenze e delle idee in modo spontaneo e informale in un’atmosfera da caffè.
Obiettivi del progetto sono quelli di accrescere l’accessibilità e fruibilità del patrimonio aziendale di eccellenze vicentine per contribuire allo sviluppo del capitale sociale del territorio; facilitare l’interazione tra imprese e operatori del territorio per l’integrazione e potenziamento delle reciproche conoscenze e competenze; diffondere la cultura d’impresa e rafforzare il senso di identità aziendale in un’ottica di responsabilità sociale d’impresa e di partecipazione attiva nei territori. Pur consapevoli che l’insieme delle relazioni che si attivano tra imprese, organizzazioni di rappresentanza, Università, operatori pubblici e privati, ovvero il “capitale sociale”, è il vero valore aggiunto che contraddistingue il territorio, il tema centrale del progetto è anche quello di creare reti di relazioni tra soggetti per aumentare la percezione comune del valore territoriale, anche in ottica di responsabilità sociale.
Non solo, le imprese e la loro storia possono rappresentare anche un fattore di interesse turistico-culturale. In questo senso, Cesar proporrà interventi formativi per acquisire tecniche e strumenti di analisi del patrimonio aziendale e di progettazione di archivi e per sviluppare competenze per accrescere e promuovere la corporate identity; attività di consulenza, project work, visite e laboratori creativi, per sviluppare skills necessarie a favorire il passaggio dall’idea alla realizzazione di archivi e di narrazioni di storie e memorie necessarie all’implementazione di modelli innovativi di museo d’impresa. Partner istituzionali del progetto, oltre alla Camera di Commercio di Vicenza, sono la Federazione Artigiani Imprenditori Vicentini, la Provincia di Vicenza e la Confartigianato Imprese Veneto.
